Professore ordinario di Tecnologia dell’architettura e di Design presso il Dipartimento di Architettura dell’Università di Ferrara. È Coordinatore del Corso di laurea in Design del prodotto industriale.
Francesco Binfaré è autore dell'installazione Africa, farfalla, vola, realizzata a Bologna nello spazio cinquecentesco dell’Ex Ospedale dei Bastardini che ha appena ospitato l’ultima edizione del Bologna Water Design.
Daniel Libeskind, non appena raggiunta la città di Bologna accompagnato dai collaboratori dello studio milanese, si avvicina al Pinnacle e lo osserva per la prima volta. Istallazione temporanea realizzata in occasione del Bologna Water Design 2013, Pinnacle è stato progettato per lo spazio del cortile della maternità di Palazzo Bastardini, aperto per la prima volta al pubblico per l'occasione. Di fronte alla struttura, sfiorandone la superficie di rivestimento quasi per afferrarne il riflesso, risponde, con il consueto entusiasmo, ad alcune domande posta dalla redazione di Lab MD per Casalgrande Padana.
La nona edizione del concorso internazionale di architettura Grand Prix, promosso e organizzato da Casalgrande Padana, ha visto la partecipazione di oltre 250 progettisti, provenienti da tutto il mondo, con proposte di elevato livello qualitativo, a testimonianza della crescente diffusione e valorizzazione del materiale ceramico nell’ambito delle costruzioni.
Franco Manfredini, Presidente di Casalgrande Padana, descrive i lavori della giuria scvoltai per la selezione del premio Grand Prix.
La nona edizione del concorso internazionale di architettura Grand Prix, promosso e organizzato da Casalgrande Padana, ha visto la partecipazione di oltre 250 progettisti, provenienti da tutto il mondo, con proposte di elevato livello qualitativo, a testimonianza della crescente diffusione e valorizzazione del materiale ceramico nell’ambito delle costruzioni.
Dunque sono vent’anni di storia con Edra. Proviamo un bilancio.
Abbiamo messo in catalogo circa 60 prodotti. Per farlo abbiamo esaminato migliaia di progetti; lavorato con decine di designers; collaborato con centinaia di fornitori di materiali e tecnologie; fatto oltre cinquecento riunioni; realizzato centinaia di prototipi; scattato migliaia di fotografie; stampato migliaia di pagine catalogo; raccontato la nostra storia in oltre duecento conferenze di fronte a decine di migliaia di persone di tutto il mondo; concesso interviste; ritirato premi; percorso centinaia di migliaia di chilometri in auto e in aereo; allestito centinaia di esposizioni; visitato fiere, musei; visto centinaia di migliaia di mobili; telefonato decine di migliaia di volte; mangiato migliaia di pizza; fumato decine di migliaia di sigarette (prima di smettere). E intanto osservato l’arte, la moda, i paesaggi, la città, la vita della gente. A vederlo da fuori sembra una montagna insormontabile.
Alla forma dell’“intervista”, intesa come partecipata comunicazione, si è scelto di affidare il racconto sul design, e non solo, espresso da Andrea Branzi in occasione del Ventennale della Facoltà di Architettura di Ferrara, quando l’architetto Alessandro Deserti, docente del Politecnico di Milano, poco prima si procedesse con la lectio magistralis “Oggetti e territori”, ha indirizzato una riflessione dialogica sui temi importanti per il maestro.
Alla forma dell’“intervista”, intesa come partecipata comunicazione, si è scelto di affidare il racconto sul design, e non solo, espresso da Andrea Branzi in occasione del Ventennale della Facoltà di Architettura di Ferrara, quando l’architetto Alessandro Deserti, docente del Politecnico di Milano, poco prima si procedesse con la lectio magistralis “Oggetti e territori”, ha indirizzato una riflessione dialogica sui temi importanti per il maestro.